30 Agosto 2022

Children Press Office

Al Mama Lorenza comincia un nuovo trimestre

Christine è stata la prima ragazza che ieri mattina ha superato i cancelli del Mama Lorenza’s Vocational Centre. Muovendosi in maniera un po’ timida attraverso gli spazi insolitamente vuoti, ha seguito la procedura che conosce bene: una firma nel registro all’ingresso, il saluto alla preside, i moduli in amministrazione e il controllo degli effetti personali che portava con sé.

Era l’ora di pranzo, quindi Christine si è seduta a tavola e ha mangiato in silenzio la zuppa che le è stata offerta. Poi, dal momento che non rimaneva altro da fare, ha aspettato.

La gioia di ritrovarsi

Christine e tutte le altre studentesse hanno trascorso le ultime settimane dalle proprie famiglie, dove hanno svolto un periodo di tirocinio previsto dal percorso di studi. Finalmente ieri però il Mama Lorenza ha riaperto: le ragazze sono continuate ad arrivare per tutto il pomeriggio, dopo aver affrontato viaggi a volte anche piuttosto lunghi e impegnativi.

Il cortile ha cominciato a riempirsi di voci, prima sussurrate poi sempre più entusiaste e vivaci. Le ragazze si salutavano da lontano e i loro volti si aprivano in un sorriso contagioso quando riconoscevano un’amica, prima di corrersi incontro per un abbraccio. In un attimo, la fatica del viaggio scompariva di fronte alla gioia di ritrovarsi.

Senza che nessun insegnante dovesse indirizzarle, sono tornate alla solita routine: hanno sistemato le borse nei propri armadietti, indossato le uniformi, preparato la cena e mangiato tutte insieme. La preside Jane ha tenuto un breve discorso per dare loro il bentornato e per ringraziare quelle che avevano portato frutta e patate dolci come doni da condividere con le altre. Una vera e propria ovazione ha accolto la notizia che Judith, matricola del primo anno, era tornata con un sacco colmo di arance! Ancora un’ora di riposo e svago, quindi è stato il momento di andare a dormire. 

Un motivo d'orgoglio

 

 

 

 

Uno dei problemi più comuni che devono affrontare le scuole in Kenya dopo un periodo di chiusura, sono i tempi di rientro degli studenti che possono protrarsi anche per alcuni giorni oltre la data stabilita.

 

Ieri sera al Mama Lorenza, però, le ragazze assenti si potevano contare sulle dita di una mano, e ancor meno erano quelle che non avevano fatto avere notizie di sé. È un fatto che chi vive in Europa potrebbe trovare scontato, eppure qui è tutt’altro che comune e deve essere quindi motivo di orgoglio, perché dimostra non solo il coinvolgimento delle studentesse, ma anche il supporto delle famiglie che le hanno aiutate a rientrare in tempo, affrontando viaggi non sempre agevoli. Sottolinea come siano consapevoli dell’investimento che tutti – scuola, famiglie e donatori – stiamo facendo sulla formazione di queste ragazze e sul loro futuro.

 

Da domani si ricomincia con le lezioni e le esercitazioni, ma nei pensieri di tutti c’è la consapevolezza che presto avranno di nuovo l’occasione di fare festa: fra poco più di una settimana si terrà la cerimonia di consegna dei diplomi, e a scuola si respira già l’eccitazione dei grandi eventi.