27 Ottobre 2023

Children Press Office

Sada, Sara e Sidhani. Storia di un’amicizia

La prima volta che Sara ha visitato l’Africa è stata insieme a noi. Era il 2016 e stavamo inaugurando il Summer Camp, l’esperienza di volontariato in Kenya con i bambini dei villaggi rurali. Per dieci giorni ragazze e ragazzi provenienti dall’Europa hanno vissuto insieme ai bambini proponendo attività educative e ricreative.

Una montagna russa di emozioni

Anche se ormai è passato qualche tempo, Sara ricorda ancora bene quei momenti: «L’impatto è stato fortissimo» racconta oggi. «Ho definito l’esperienza “la mia montagna russa emotiva preferita”. Ricordo lo stupore la prima volta che ho incontrato i bambini, quando siamo andati a prenderli nei loro villaggi. Sono saliti in pullman, alcuni erano più timidi, altri meno ma potevi percepire la loro continua euforia nonostante le vite complicate».

 

La primissima foto scattata da Sara durante il Summer Camp del 2016, mentre i bambini salgono in pullman.

 

È difficile raccontare in poche righe tutto quello che è successo nei giorni successivi. «Ballavamo sempre, ricordo le risate, i sorrisi di prima mattina, i “buongiorno” e i “buonanotte”. Ricordo i giochi in piscina e quando per scherzo mi hanno spinta in acqua. Le canzoni che cantavamo, le attività che facevamo insieme, gli abbracci, la condivisione».

Per la maggior parte dei bambini il Summer Camp è la prima occasione di uscire dal proprio villaggio, di vivere una città dinamica come Diani, ma anche semplicemente di dormire su un letto. «Uno dei momenti più intensi è stato forse accompagnarli in spiaggia: ricordo ancora la meraviglia sui volti di quelli che vedevano il mare per la prima volta». 

 

In gita in spiaggia. Per alcuni bambini dei villaggi rurali questa è la prima occasione di vedere il mare.

L’incontro con Sada e Sidhani

A quel primo Summer Camp nel 2016 partecipavano anche due bambine di circa dieci anni, Sada e Sidhani. Le due non sono sorelle, ma è come se lo fossero: entrambe provengono da situazioni davvero molto difficili e per lungo tempo la nonna di Sidhani è stata l’unica adulta a occuparsi di loro. 

Durante i giorni passati insieme al Summer Camp, Sara e le due bambine hanno legato molto, quasi come se si fossero “riconosciute”. «Loro rappresentano esattamente come mi sento io: scoppiettante e audace come Sidhani ma allo stesso tempo timida e delicata come Sada, tanto da riuscire a parlare solo con gli occhi. C’è stata da subito una fortissima connessione, la sentivamo tutte e tre».

Qualcosa le univa nonostante le tante differenze e rendeva ogni scambio ancora più speciale. Racconta Sara: «Sono una persona che ama molto il contatto fisico, quindi baci e abbracci con i bambini del camp erano molto frequenti. Un giorno, dopo aver dato un bacio a Sidhani, lei mi guarda e chiede: “Sara, come si chiama quando ci fai così?”. Dopo un momento di incredulità, ho risposto: “Si chiama bacio”».

Sara con Sada (a sinistra) e Sidhani (al centro) al Summer Camp del 2019

Tutto il bene

Alla magia di quel primo Summer Camp ne è seguito un secondo, e Sara è tornata anche nel 2019. Il legame con Sada e Sidhani è proseguito negli anni oltre la distanza e le diverse vite. 

 

Sara insieme a Sidhani nel 2019

 

Molte volte a fare da intermediaria è stata la nostra direttrice Carolina, che nei suoi viaggi tra il Kenya e l’Europa recapitava messaggi e saluti. «Un paio d’anni fa abbiamo fatto una videochiamata tutte e tre insieme» racconta Sara. «E, quando riesce, Carolina mi manda aggiornamenti sulle loro vite e sul loro percorso al Mama Lorenza. Gli ultimi mi sono arrivati qualche giorno fa!».

 

I saluti a distanza a Sara da parte di Sada e Carolina

 

Oggi Sada e Sidhani sono diventate due giovani donne e le loro vite hanno preso una direzione decisamente incoraggiante. Entrambe hanno incrociato il proprio percorso al Mama Lorenza’s Vocational Centre, la nostra scuola professionale: Sada frequenta il secondo e ultimo anno, mentre Sidhani si è diplomata ad agosto e ha già trovato lavoro. Ci auguriamo davvero che possano trovare entrambe la serenità e la stabilità che meritano.

Il loro futuro è ancora tutto da scrivere, ma di una cosa possono essere certe: da qualche parte, lontano, c’è una persona amica che le pensa e vuole per loro tutto il bene, e anche di più. Abbiamo chiesto proprio a Sara quale sia il suo augurio per il futuro delle ragazze e questo è il messaggio che ci ha mandato in risposta:

“Di essere libere.
Irriverenti.
Coraggiose.
Indipendenti.
Curiose.
Di realizzare i loro sogni.
Fantasticatrici.
Di viaggiare per poter scoprire il mondo.
Di essere chiunque vogliano essere.

Glielo auguro, alle mie due stelle, ai bambini che ho incontrato nei miei meravigliosi viaggi e a tutti quelli che non ho (ancora) conosciuto”.

 

“A long, long time we were together but the time is over, we say goodbye”. L’ultima sera di
Summer Camp è di certo una delle più difficili

 

Sada insieme a Sara nel 2019